Lavoro Sindacale 

Record di voucher in Liguria. Cgil lancia il referendum: “Abroghiamoli!”

Nella nostra regione il ricorso ai buoni è sopra alla media nazionale del 45,6%. L’Inps non rilascia dati per provincia. Qui vengono usati non solo nei settori del Turismo e Commercio, ma fanno vi fanno ricorso persino gli enti pubblici, in particolare i Comuni

cgil voucher

di Monica Di Carlo

Il Liguria a lavorare sono 600 mila persone, più o meno quanti sono gli abitanti della sola Genova. Lo stato di salute del lavoro, dice Ivano Bosco, segretario della Camera del Lavoro, non è buona, anzi. Tante sono le partite ancora aperte, come quella dell’Ilva. In più c’è l’intensivo ricorso ai voucher. Quelli venduti in Liguria nel primo trimestre 2016 sono stati 1.027.794, in crescita del 51,2% rispetto allo scorso anno. la nostra regione è ancora sopra la media nazionale (+45,6%). Sono 348.085 i “buoni” venduti in più rispetto allo stesso periodo del 2015.
Il dato è emerso questa mattina durante il convegno “I voucher, nuova frontiera della precarietà” organizzato da Cgil Genova e Liguria all’NH hotel del Porto Antico.

vesigna bosco cgil
<I voucher – spiega Federico Vesigna, segretario generale Cgil Liguria -, sono lavoro precario e lavoro povero. La verità è che la crescita tumultuosa dei voucher non è il risultato di un impegno contro il lavoro nero, ma è per buona parte da attribuire a un processo di erosione del perimetro del lavoro contrattualizzato. Un meccanismo perverso che si mangia quello che resta del lavoro buono>.
In Liguria gli ultimi dati Ines disponibili (riferiti al 2015) rilevano in 48.333 i lavoratori impiegati con i voucher, in crescita del 52,7% rispetto al 2014, per una media annua di 11 mila occupati e il fenomeno non accenna a rallentare, con un nuovo record nel primo bimestre di quest’anno. Non è dato sapere quanta parte di questo lavoro precario sia concentrato a Genova perché l’Inps non rende pubblici i dati scorporati.
Dall’elaborazione effettuata dal responsabile dell’Ufficio economico di Cgil, Marco De Silva, emerge che il settore dove i voucher sono più usati nella nostra regione, contrariamente alle altre (dove i buoni si concentrano in commercio e turismo) è quello delle cosiddette “altre attività che comprendono anche il manifatturiero e le pubbliche amministrazioni. Da solo, questo settore vale 34,1% del totale dei buoni riscossi, con una crescita del 143% sul 2014. Seguono commercio (22,3%), turismo (19,8%) e servizi (13,5%). Come spiega Ivano Bosco nel video che potete vedere sotto, Cgil, insieme a quelle per la Carta dei diritti (un nuovo statuto per i lavoratori), raccoglie le firme anche per un referendum abrogativo della legge sui voucher.

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